Una ciaspolata poco impegnativa ci permetterà di scoprire i segreti della foresta. In questa sconfinata faggeta, ammantata di bianco, leggeremo le tracce sulla neve lasciate dagli animali che ci racconteranno la loro vita. Cammineremo tra antichi alberi e ampie radure immersi nel silenzio che contraddistingue questa stagione.
Una piacevole ciaspolata nella Valle di Ziomas con il suo stazzo pastorale fino al Ferroio di Scanno, luogo amato da Papa Giovanni Paolo II. Questa lunga serra è un insieme di doline carsiche che, con il manto nevoso, si trasformano in un susseguirsi di morbidi saliscendi. Raggiunto il limite con la Riserva Integrale il panorama si apre e si rivela nella sua unicità.
Una volta raggiunti i pianori sommitali di questa lunga catena montuosa ci troveremo su di uno straordinario balcone naturale, modellato dal tempo. Quì, lo sguardo può spaziare su tutte le cime più alte e più belle del Parco, un panorama senza fine.
Da un profondo vallone si raggiungono i grandi spazi degli altopiani di altaquota. Oltre il limite delle foreste si apre un ambiente selvaggio e sconfinato, circondato dalle ripide pareti del Massiccio del Monte Greco con cime che superano i 2200 mt.
Attraverseremo faggete e altopiani per giungere al cospetto dei Tartari dove, nel silenzio del paesaggio, ci fermeremo ad ammirare questa lunga valle di alta quota. Si avrà come la sensazione di essere ai confini del mondo, ad osservare qualcosa di nuovo.
Tra foreste e pianori modellati dal tempo si giunge al Passo dei Monaci, al confine fra Abruzzo, Lazio e Molise, attraversato fin dai tempi più remoti da pellegrini, commercianti e briganti. Regno del camoscio appenninico che qui vive sulle ripide pareti rocciose.
Camminare sulla neve, illuminata dal chiarore della luna piena, è un’esperienza senza paragoni. La luce unica ci accompagnerà durante il percorso, sotto un cielo stellato, nella serena quiete della notte e permetterà di procedere per lunghe distanze senza la necessità di torce.
Una piacevole passeggiata camminando su e giù fra i colli e le valli di Barrea ripercorrendo vecchi sentieri e mulattiere, fra radure, boschi e scorci panoramici. Visita all’azienda agricola Zooristur che qui porta al pascolo centinaia di capre, ricavando un prodotto caseario di alta qualità.
Una suggestiva escursione ad anello tra filari arborati, muretti a secco, sorgenti e faggete, alla scoperta del rapporto tra uomo e acqua. Luoghi sacri fin dall’antichità dove venivano venerate divinità legate alll’acqua che esce in superficie.
Lungo il sentiero si avvertono presenze ancestrali che hanno segnato la vita di pastori, contadini e boscaioli. Incontreremo Matusalemme, il vecchio faggio, che da secoli racconta ai passanti le antiche storie della Vallis Regia. A ritorno, da un punto panoramico sulla valle, ammireremo lentamente il tramonto.
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