Dal buio prima dell'alba alla vetta del Monte Marsicano, abbiamo attraversato silenzi, colori e panorami in un incontro indimenticabile con l'essenza della montagna.
Se sei alla ricerca di un pensiero speciale
Regala del tempo a contatto con la natura
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
PASQUA 2024
30 - 31 marzo | 1 aprile
VIENI A VIVERE UN’ESPERIENZA IN NATURA
Dislivello
830 mt
Difficoltà
(EE) Escursionisti Esperti
Durata
08.00 - 15.30
Lunghezza
12 km
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830 mt
Difficoltà
(EE) Escursionisti Esperti
Durata
08.00 - 15.30
Lunghezza
12 km
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sorprese nell'aria
Durante questo periodo dell'anno, potrebbero esserci nevicate. Nel caso in cui ciò accadesse, alcune escursioni potrebbero subire delle modifiche e magari diventare ciaspolate.
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Durante questo periodo dell'anno, potrebbero esserci nevicate. Nel caso in cui ciò accadesse, alcune escursioni potrebbero subire delle modifiche o magari diventare ciaspolate.
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STORIE DELLA VALLE E RACCONTI DI ESPERIENZE
Il Diario della Vallis Regia
La Vallis regia è il luogo dove la natura e la cultura si fondono indissolubilmente, dando vita ad un universo di storie ed esperienze che ci emozioneranno e ci lasceranno sorpresi. Dai un’occhiata ai racconti delle attività in natura che organizziamo e alle curiosità che rendono questa valle e il Parco Nazionale così interessanti.
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In queste immagini, il bramito del cervo diventa un'eco visiva e i combattimenti svelano la bellezza selvaggia di un equilibrio ancestrale.
Una lunga camminata tra antiche faggete e creste di altaquota rivela la bellezza incontaminata e silenziosa delle montagne abruzzesi.
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L’anfiteatro della Camosciara è pieno di preziosi tesori naturali: meravigliose foreste antiche, panorami mozzafiato, corsi d’acqua cristallina e cascate spettacolari. È inoltre la prima area di Riserva Integrale dalla quale è nato il Parco Nazionale d’Abruzzo nel 1923, un luogo storico e di grande importanza per la conservazione della natura in particolare del Camoscio Appenninico. La magia di questo luogo ti catturerà e ti emozionerà.
Vieni a scoprire la bellezza del centro storico di Barrea. Attraverso i due principali ingressi - la "Porta di “Sopra e la "Porta di “Sotto - entrerai in un labirinto di vicoli, piazzette, e scorci panoramici. Faremo visita all'antico castello con le due torri che domina la valle e all'Antiquarium, che custodisce i reperti della civiltà Safina risalenti al VII sec. a.c.. Questo è un luogo dove storia, cultura e natura si fondono rendendo Barrea una destinazione unica.
L’escursione panoramica ci porterà a raggiungere la quota di 1823 metri. Durante il percorso, sarà possibile incontrare Matusalemme, l’antico faggio che da secoli rappresenta un punto di riferimento per gli escursionisti, dove potremmo ascoltare le leggende e le storie antiche della Vallis Regia. Camminando sempre più in alto, gli occhi potranno ammirare i principali rilievi del Parco, offrendo spettacoli di grande bellezza.
La dorsale della Serra delle Gravare collega il valico di Forca d’Acero con il valico Passaggio dell’Orso ed è lo spartiacque naturale tra Lazio e Abruzzo. Le vette sfiorano i 2.000 m e regalano un panorama unico sulle vicine catene montuose. Le faggete che risalgono i fianchi, le praterie d’altitudine tra gli altopiani carsici, i ripidi balzi rocciosi dove solo i camosci possono vivere e gli scenari unici caratterizzano questa escursione.
Lungo il percorso, ammirerai antiche foreste di faggio, testimoni mutevoli del passare dei secoli, e ti immergerai in panorami mozzafiato che ti faranno sentire davvero parte della natura circostante. Potrai anche ascoltare le storie degli antichi mestieri locali scoprendo così come la natura e la cultura siano sempre state strettamente legate. Scoprirai anche come le montagne siano nate e cresciute attraverso lo scorrere del tempo.
Raggiungere il Valico del Tartaro non è una semplice escursione ma un vero e proprio viaggio che abbraccia tutti gli ambienti del Parco. Il percorso attraversa strette valli ricoperte da antiche faggete, conche carsiche plasmate dal tempo, altopiani erbosi che ricordano la transumanza, ripidi circhi glaciali dove osano solo i camosci e infine i panorami sulle principali montagne dell'Appennino centrale. Sarà un'avventura e un'esperienza unica.
Monte Meta è una delle cime più alte del Parco Nazionale al confine fra Abruzzo, Lazio e Molise. Qui vivono numerosi Camosci appenninici che amano passeggiare sulle ripide pareti rocciose brucando l'erba. Dopo aver percorso sentieri immersi nella foresta, si può godere di ampi panorami che conducono al Passo dei Monaci e da qui si raggiunge poi la vetta (2242 mt), dove la scena che si presenta agli occhi è spettacolare, senza confini.
Sul sentiero si avvertono presenze ancestrali che hanno segnato la vita di pastori, contadini e boscaioli. Raggiunto un colle panoramico sulla valle ammireremo lentamente lo scomparire del sole scoprendo i profumi, i colori e i suoni dell’imbrunire che precedono il tramonto.
Una suggestiva escursione ad anello tra filari arborati, muretti a secco, sorgenti e faggete, alla scoperta del rapporto tra uomo e acqua. Luoghi sacri fin dall’antichità dove venivano venerate divinità legate alll’acqua che esce in superficie.